Ponte dell'immacolata nella gelida ma meravigliosa Stoccolma.Dopo aver letto diverse recensioni ero pronta al Grande Freddo, ma in realtà non ero pronta per niente :) I paesi nordici mi hanno sempre affascinato per svariati motivi: paesaggio, cultura e modo di vivere. All'idea di partire per Stoccolma le aspettative erano davvero tante mescolate al timore di arrivare in un posto sconosciuto.
Un volo low cost (Ryanair) è quello che ci vuole quando si dedice di visitare una città e non si vuole spendere molto: prenotare con largo anticipo è il miglior modo per risparmiare. La partenza è da Orio al Serio e l'arrivo è Stoccolma Skavsta.
L'attesa si fa emozionante: imbarco e finalmente si vola. Adoro quella sensazione che ti prende dentro quando sai che parti ma non sai cosa troverai. Il volo è piacevole e la compagnia pure.
Nella mente cominciano a susseguirsi i pensieri più strani: come faro' con la lingua? come si mangerà? come sarà il tempo? Avendo deciso di usare i mezzi pubblici i dubbi sulla comprensione di orari e tabelle si fanno sempre più insistenti. In questi casi meglio non farsi prendersi dall'ansia.
Dopo quasi due ore di volo si arriva all'aeroporto di Skavsta e subito l'atmosfera è magica e l'emozione è quella di un bambino che per la prima volta vede il manto nevoso.
Bagagli appresso entriamo in aeroporto e abbiamo i primi due problemi da risolvere: il cambio e il bus (l'aeroporto dista un centinaio di km dalla capitale Svedese).
Per cambio ci affidiamo, dopo un po di fila, al forex del terminal (in città se ne troveranno altri e non ci sarebbe stato bisogno di fare questa fila).
L'organizzazione dell'aeroporto, anche se è piccolo e di periferia, è ottima perchè poco più in la troviamo la biglietteria per il bus che ci porterà a Stoccolma. E' facile acquistare il biglietto di andata e ritorno. Gentili gli addetti alla biglietteria che simpaticamente ci dicono quale è il bus che dobbiamo prendere.
Si parte in direzione della città: strade e panorama innevato ... niente paura qui sono abituati a questo tipo di evento atmosferico.
Finalmente siamo a Stoccolma scendiamo proprio vicino al terminal della stazione centrale, l'hotel scelto è a poche centinaia di metri. Il freddo si fa sentire, ma l'euforia per il nuovo luogo da visitare è tanta e passa inosservato.
L'idea dell'hotel in prossimità del centro l'ho trovata buona: sarà la nostra base; è un po "bunkerizzato" e ha le finestre che danno sui binari, ma non importa, è caldo e pulito.
La città è molto viva si capisce da subito che è un grosso centro commerciale protagonista di grandi scambi culturali. Piena zeppa di negozi e locali dove bere e mangiare, affascinanti palazzi e monumenti a specchio sull'acqua.
Le strade sempre piene di gente a qualsiasi ora del giorno e della notte e mai lo avrei pensato con quel freddo. Ne sono rimasta affascinata e per una che odia il "caos" come me è una bella conquista.
Le strade sempre piene di gente a qualsiasi ora del giorno e della notte e mai lo avrei pensato con quel freddo. Ne sono rimasta affascinata e per una che odia il "caos" come me è una bella conquista.
Siamo prossimi al Natale e speriamo di trovare anche qualcosa di interessante proprio per la Festività. Iniziamo a gironzolare la città, ricoperta da una sabbia di neve.
I monumenti mi attraggono e sono fantastici, ma dopo un po il freddo comincia farsi sentire, soprattutto sulle gambe e il viso.
I monumenti mi attraggono e sono fantastici, ma dopo un po il freddo comincia farsi sentire, soprattutto sulle gambe e il viso.
Abbiamo fame, ma io sono sempre difficile nel decidere in quale ristorante andare, ma poi finalmente si mangia: polpette con marmellata di frutti di bosco (sembra una atrocità culinaria e invece è un ottimo accostamento di sapori !)
Gamla Stan , la città vecchia ci conquista con edifici pieni di storia, vicoli medievali e case colorate.
Gamla Stan , la città vecchia ci conquista con edifici pieni di storia, vicoli medievali e case colorate.
Siamo un po delusi per i mercatini di Natale che si dimostrano poco ricchi se non in prevalenza di prodotti alimentari. Non importa anche se il freddo si fa di nuovo sentire, noi camminiamo e ci guardiamo attorno e scattando foto, coprendoci a volte all'arrivo di folate di vento che sollevano polvere di neve dai tetti.
Mi immagino la città a primavera ed estate ... credo che Stoccolma sia una città che muta con le stagioni. 4 città in una...da vedere.
Ci viene (o meglio l'avevamo già prima di partire) l'idea di visitare lo Skansen, il museo all'aria aperta. Usiamo i mezzi pubblici e dopo una iniziale difficoltà nel capire come funziona la macchinetta per i biglietti, grazie ad un autista gentile (qui sono tutti molto gentili e disponibili) sappiamo che possiamo acquistare il biglietto a bordo.
Arriviamo al parco, paghiamo il biglietto (forse un furto visto quello che vedremo) e ci mettiamo a gironzolare all'interno. Siamo un po delusi, con l'inverno molte "attrazioni" sono chiuse: vediamo le tipiche abitazioni disposte sui vari percorsi e ci imbattiamo nei lupi unici animali che si riescono a vedere insieme a piccoli orsi e a due scoiattoli curiosi che fanno le loro acrobazie come per farsi notare. Il luogo è consigliabile in un periodo più caldo.
Non so se succede anche a voi, ma quando raggiungi la meta di un viaggio poi ripartire ti fa sentire un po di tristezza. Niente paura, la soluzione c'è: programmarne subito un altro.
Se Stoccolma la consiglierei? Si fateci un salto, anche solo per un week-end, a me è piaciuta come esperienza e la rifarei subito.


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